I quattro emisferi della magia
Le due vie iniziatiche, la mano destra e la mano sinistra, nei secoli queste due filosofie hanno diviso molte congreghe e scuole iniziatiche di magia perché esse sono parallelamente opposte, iniziamo con la via della mano destra, si basa su un percorso ascetico fatto di preghiera, meditazione e ricerca della luce e soprattutto usare la magia in maniera eticamente giusta e per nobili fini, spesso la via della mano destra richiede piccoli e grandi sacrifici come ad esempio il digiuno, la castità e altre forme di privazioni materiali per purificare lo spirito, ciò non costringe a seguire questo regime a tempo indeterminato, sta al mago o al suo maestro decidere le tempistiche e le privazioni in base alle debolezze materiali personali, il mago che segue la mano destra è alla ricerca del suo stato divino, del suo Dio interiore e quindi fare esperienze terrene senza cadere nell'abuso e nella perdizione gli permette di ascoltare il proprio Daimon che lo condurrà verso la luce divina.
Per quanto riguarda la via della mano sinistra del mago essa ha lo stesso obbiettivo ma prendendo la strada opposta e usando delle scorciatoie, la mano sinistra invita il mago ad abbandonarsi ai beni terreni e al mondo materico e di usare qualsiasi mezzo come la magia sessuale e tantrica, sostanze psicotrope, sacrifici di sangue o altre parti organiche animali, questo tipo di esperienza si basa sullo stesso concetto di evoluzione spirituale ma invece di essere ascetica è mondano spingendo il mago a cavarsela da solo trovando il Daimon attraverso queste esperienze demoniche.
Attenzione, la via della mano sinistra non è la via sbaglia, come quella della mano destra non è quella giusta, un mago deve affrontare la luce e l'ombra di sé stesso, la perdizione si cela in entrambe le vie poiché dobbiamo incorporare e assimilare la saggezza divina e l'esperienza terrena, se si è troppo in alto si rischia di perdere la nostra umanità, se invece cadiamo in basso saremo dei gusci vuoti, dei fantocci senza anima.
Adesso parliamo dei due gradi di complessità della magia che si dividono in Alta Magia e Bassa Magia, questi due gradi dividono la magia cerimoniale dalla stregoneria popolare, l'Alta Magia si basa appunto sulle procedure cerimoniali e quindi richiedono delle tempistiche di preparazione molto lunghe e complesse, l'Alta Magia si usa per evocare entità come demoni e divinità o spiriti, i sacerdoti di molte religioni antiche erano maestri di Alta Magia e di magia cerimoniale, essa richiede una vasta quantità di energia, infatti molti rituali di magia cerimoniale richiedono dei rituali di preparazione fino alla data stabilita del suddetto rituale vero e proprio, inoltre il mago deve fare sessioni mentali e fisiche inerente alla cerimonia come ad esempio fare un alimentazione particolare, recitare degli incantesimi in giorni della settimana particolari, tutto nei minimi dettagli ha un suo importante valore per il successo della cerimonia, ecco perché viene chiamata Alta Magia, perché un neofita o comunque chi non ha avuto un iniziazione ad essa non sarebbe capace di praticarla.
La Bassa Magia invece riguarda tutte quelle operazioni magiche basilari e che possiamo praticare in qualsiasi momento, una lettura dei tarocchi o delle rune, incantesimi base di purificazione e di protezione, rituali di fortuna e di attrazione varie, insomma tutte cose che chi inizia a praticare impara alle prime armi e che servono come base per l'Alta Magia, inoltre la Bassa Magia può diventare Alta Magia se si sviluppa maestria negli incantesimi, ma in maniera assoluta l'Alta Magia non può essere ridotta a Bassa Magia e credo che sia palese il motivo.