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venerdì 30 agosto 2024

I quattro emisferi della magia

I quattro emisferi della magia

La magia si divide in quattro emisferi, ossia due scuole di pensiero  differenti e due gradi di complessità, ogni via (scuola di pensiero) ha due gradi di complessità e i due gradi di complessità esistono in entrambe le vie.
Le due vie iniziatiche, la mano destra e la mano sinistra, nei secoli queste due filosofie hanno diviso molte congreghe e scuole iniziatiche di magia perché esse sono parallelamente opposte, iniziamo con la via della mano destra, si basa su un percorso ascetico fatto di preghiera, meditazione e ricerca della luce e soprattutto usare la magia in maniera eticamente giusta e per nobili fini, spesso la via della mano destra richiede piccoli e grandi sacrifici come ad esempio il digiuno, la castità e altre forme di privazioni materiali per purificare lo spirito, ciò non costringe a seguire questo regime a tempo indeterminato, sta al mago o al suo maestro decidere le tempistiche e le privazioni in base alle debolezze materiali personali, il mago che segue la mano destra è alla ricerca del suo stato divino, del suo Dio interiore e quindi fare esperienze terrene senza cadere nell'abuso e nella perdizione gli permette di ascoltare il proprio Daimon che lo condurrà verso la luce divina.
Per quanto riguarda la via della mano sinistra del mago essa ha lo stesso obbiettivo ma prendendo la strada opposta e usando delle scorciatoie, la mano sinistra invita il mago ad abbandonarsi ai beni terreni e al mondo materico e di usare qualsiasi mezzo come la magia sessuale e tantrica, sostanze psicotrope, sacrifici di sangue  o altre parti organiche animali, questo tipo di esperienza si basa sullo stesso concetto di evoluzione spirituale ma invece di essere ascetica è mondano spingendo il mago a cavarsela da solo trovando il Daimon attraverso queste esperienze demoniche.
Attenzione, la via della mano sinistra non è la via sbaglia, come quella della mano destra non è quella giusta, un mago deve affrontare la luce e l'ombra di sé stesso, la perdizione si cela in entrambe le vie poiché dobbiamo incorporare e assimilare la saggezza divina e l'esperienza terrena, se si è troppo in alto si rischia di perdere la nostra umanità, se invece cadiamo in basso saremo dei gusci vuoti, dei fantocci senza anima. 

Adesso parliamo dei due gradi di complessità della magia che si dividono in Alta Magia e Bassa Magia, questi due gradi dividono la magia cerimoniale dalla stregoneria popolare, l'Alta Magia si basa appunto sulle procedure cerimoniali e quindi richiedono delle tempistiche di preparazione molto lunghe e complesse, l'Alta Magia si usa per evocare entità come demoni e divinità o spiriti, i sacerdoti di molte religioni antiche erano maestri di Alta Magia e di magia cerimoniale, essa richiede una vasta quantità di energia, infatti molti rituali di magia cerimoniale richiedono dei rituali di preparazione fino alla data stabilita del suddetto rituale vero e proprio, inoltre il mago deve fare sessioni mentali e fisiche inerente alla cerimonia come ad esempio fare un alimentazione particolare, recitare degli incantesimi in giorni della settimana particolari, tutto nei minimi dettagli ha un suo importante valore per il successo della cerimonia, ecco perché viene chiamata Alta Magia, perché un neofita o comunque chi non ha avuto un iniziazione ad essa non sarebbe capace di praticarla.

La Bassa Magia invece riguarda tutte quelle operazioni magiche basilari e che possiamo praticare in qualsiasi momento, una lettura dei tarocchi o delle rune, incantesimi base di purificazione e di protezione, rituali di fortuna e di attrazione varie, insomma tutte cose che chi inizia a praticare impara alle prime armi e che servono come base per l'Alta Magia, inoltre la Bassa Magia può diventare Alta Magia se si sviluppa maestria negli incantesimi, ma in maniera assoluta l'Alta Magia non può essere ridotta a Bassa Magia e credo che sia palese il motivo.


lunedì 26 agosto 2024

Magia pratica collezione completa



Magia pratica collezione completa

Una raccolta dei testi di Magia pratica diJorg Sabellicus (Sebsatiano Fusco)
















Rituale di Purificazione

Rituale di Purificazione

 Questo rituale è consigliabile per pulirsi da energie negative, attacchi psichici esterni e piccole Eggregore, è utile anche come preliminare di rituali di Alta Magia Cerimoniale dove è sempre richiesto una pulizia completa sia fisica che energetica.

Preparazione:
Come sempre fate un'ora di meditazione, bevete acqua ed espellete tutte le scorie prima di iniziare il rituale vero e proprio, una volta che siete pronti formate un cerchio abbastanza grande da entrarci dentro senza uscire da esso, per creare il cerchio potete usare dei sassi, sale granulato, candele bianche oppure tracciarlo con un gessetto o altro che possa essere rimosso dopo il rituale.

Fonte:Wikihow






























Prima di tracciare il cerchio in Astrale e quindi di iniziare l'operazione magica dobbiamo procurarci della salvia, del rosmarino e del sale rosa, poi ovviamente una bacchetta consacrata da voi stessi e una ciotola di legno anch'essa deve essere consacrata, e infine un accendino o dei fiammiferi per bruciare le spezie, se avete degli incensi preferiti potete usarli.
Ora che il materiale necessario è a nostra disposizione all'interno del cerchio brandiamo la bacchetta e tendiamo il braccio destro in alto e tracciamo il pentagramma in senso orario per invocare i mondi invisibili e il piano Astrale.



















Seguite la guida qui sopra l'immagine eseguendo come nella prima striscia a sinistra, mi raccomando che i gesti devono essere decisi e dovete visualizzare ciò che tracciate nel piano astrale, una volta  eseguito il pentacolo senza ritirare il braccio verso l'interno puntate la bacchetta verso il cerchio e camminate in senso orario per tracciarlo nel mondo astrale così da poter lavorare in tutti i piani di esistenza, ora che il cerchio è formato visualizzate una forte luce bianca uscire da voi che illumina l'intero spazio della stanza o del luogo dove esercitate il rituale e poi recitate questo incantesimo:
Il mio volere è il mio potere,
la mia volontà è un comando divino,
esilio le forze maligne che mi posseggono,
esilio le Eggregore parassite che mi stanno addosso,
esilio le invidie e le occhiate sulla mia persona,
respingo ogni futuro attacco dalle forze maligne,
respingo ogni parassita e pensiero malevolo verso di me,
respingo ogni maleficio e anatema,
il mio scudo di luce sarà la mia salvezza,
la luce nella mia anima sarà sempre chiara e luminescente,
esorcizzo il mio spirito dalle entità maligne e lo proteggo da esse,
(ripetete questo incantesimo per tre volte e dopo recitate questa parte finale)
Io ho parlato e quindi ho agito,
la mia essenza divina ha potere in tutti i mondi perché io sono tutt'uno con il divino e con gli Dèi,
questo è il mio volere ed esso verrà accaduto ora ,
Ecco che ho agito, ecco che ho parlato!
Dopo aver recitato per tre volte la formula ponete le spezie nella ciotola e bruciatele insieme al sale rosa, fate fumare per bene e cospargetevi di esso per tutto il corpo e passatevi le ceneri addosso,
infine eseguite il gesto di congedo con la bacchetta in senso antiorario e fate lo stesso con il cerchio, il rituale quindi giunge al termine e quindi gettate il contenuto della ciotola e il materiale usato per creare il cerchio.

domenica 25 agosto 2024

La Tarologia


 

La Tarologia

La Tarologia ossia la scienza magica che studia i Tarocchi sia nella divinazione e nella magia operativa è un arte magica molto antica risalente a quelli che potremmo definire il prototipo dei tarocchi, ossia le tavole dorate egizie usate dai sacerdoti del Faraone come Oracoli.
In questo testo ci baseremo sui Tarocchi classici ossia i Marsigliesi e useremo le nozioni della Scuola della Golden Dawn, oltre ad altre mie personali di esperienza stregonica.
Mostrerò solo gli Arcani Maggiori, per quelli minori e per uno studio più approfondito consiglio il Volume quattro de "La Magia della Goden Dawn", andrebbe bene anche un manuale di come interpretare i tarocchi ma di solito non sono dettagliati e approfonditi come il testo citato in precedenza.


Come potete notare nello schema in alto la Quabbalah Ebraica ossia l'albero della conoscenza divina ha delle correlazioni con gli Arcani Maggiori tra un Sephiroth e l'altro, questo perché ogni Sephirot è una lettera dell'alfabeto ebraico e ogni Arcano Maggiore è connesso ad una lettera.
Inoltre ci sono corrispondenze anche con i pianeti alchemici ( il sistema solare medievale) e i segni zodiacali, le creature mitologiche o animali, piante e colori:


(Diagramma di Richard cavendish in "The Black Arts" pg.98)
Come forse avrete potuto notare nella colonna delle lettere ebraiche mancano due lettere ossia Beith e Nun, questo perché forse Cavendish non le riteneva necessarie per questo diagramma.
Questo diagramma è uno schema semplificato ma ogni Arcano contiene altri simboli e correlazioni e come ho già detto in precedenza approfondite nel quarto volume della Golden Dawn perché se volessi farlo qui sarebbe troppo prolungativo e invece il mio obbiettivo è introdurvi alla Tarologia in maniera che andiate poi ad approfondire da soli.
Detto questo parliamo dell'uso pratico del diagramma di Cavendish, prendiamo come carta il Mago che è legata alla lettera Ghimel che in Gematria è il numero 3, il significato di Ghimel è premio o punizione e nell'alfabeto ebraico simboleggia la carità, inoltre la sua forma rappresenta un piede, ecco come da un singolo collegamento del tarocco del Mago siamo arrivati alla Gematria, alla Torah, adesso vediamo il segno zodiacale o/e il pianeta connesso, il Mago  è collegato a Mercurio, in Astrologia Mercurio indica l'astuzia, l'apprendimento e l'agilità mentale, caratteristiche del Mago come anche la diplomazia e la capacità di spiegare concetti difficili in maniera semplice.
Adesso analizziamo gli animali legati al Mago, la scimmia, l'Ibis e la rondine, ebbene la scimmia e l'ibis sono legati al Dio egizio Thot, il Dio della conoscenza e dell'istruzione, la rondine invece rappresenta il viaggio e dell'eterno ritorno a casa e quindi al percorso Ermetico che insegna di viaggiare dentro e fuori di sé senza mai abbandonare le proprie radici, parlando di radici passiamo alla colonna successiva, le piante e come piante troviamo la Verbena e la Palma, la Verbena veniva usata dai Celti, Greci e Romani per pace e prosperità, aiuta a trovare la pace interiore e l'equilibrio, questa pianta può aiutare molto un Mago neofita alle prime armi come anche uno esperto per avere più possibilità di successo per un incantesimo e rituale, la Palma invece simboleggia morte e rinascita e può essere applicato sia nella divinazione che per un rituale di rinascita abbandonando la vecchia vita o vecchie relazioni e abitudini.
Infine il colore legato alla carta del Mago è il giallo, il colore giallo rappresenta il sole, la luce, nella magia cerimoniale spesso si usano tovaglie e teli gialli, nella Wiccan e nella stregoneria il colore giallo viene usato per simboleggiare l'aria, nella Magia Enochiana il giallo aiuta l'evocazione degli Angeli Enochiani.
Usare i Tarocchi negli incantesimi attraverso i quattro elementi, per prima cosa usare sempre tarocchi di carta e mai plastificati per questo genere di operazione, volendo potete fotocopiare la carta o le carte che intendete usare per l'incantesimo, usando una carta dei tarocchi in questo modo usate i simboli all'interno della raffigurazione e del simbolo del tarocco e anche il numero annesso, i tarocchi sono degli archetipi ossia una manifestazione simbolica di quello che vogliamo attirare verso di noi, inoltre se abbiamo molta dimestichezza con i tarocchi già in ambito divinatorio potrete avere la stessa simbiosi usandoli negli incantesimi, ma per farlo dovete seguire delle regole ben precise:
Non usare tarocchi usati in precedenza in divinazione e viceversa;
Ogni elemento ha una modalità d'uso differente e sono le seguenti:
Fuoco: In questo caso dopo enunciata la formula legata al vostro incantesimo dovrete bruciare il Tarocco o i Tarocchi se ne usate più di uno.
Aria: Cospargere il Tarocco con degli incensi sempre dopo l'enunciazione della formula e poi distruggere il Tarocco lasciandolo bruciare insieme agli incensi infatti non userete quelli a stecco ma a polvere per fondere il tarocco con essi.
Acqua: Immergete nell'acqua dopo la formula finché non diventa pastoso e si dissolve nell'acqua.
Terra: Sotterrare il Tarocco dopo la formula e impedire che venga trovato da animali come ad esempio cani.
Le modalità d'uso in base al elemento usato sono:
Fuoco: L'incantesimo sarà immediato ma breve.
Aria: Avrà un campo molto più vasto ma l'energia usata verrà dispersa e quindi sarà meno concentrata.
Acqua: L'effetto sarà stagnante, ossia molto intenso e duraturo ma se non congedato a tempo e purificato si invertirà e avrà l'effetto opposto.
Terra: Verrà concentrato nella zona sotterrata, questo elemento è consigliabile per sigilli locali o feticci.
Ecco come possiamo sbloccare il vero potenziale dei tarocchi sia dalla classica divinazione che come abbiamo potuto vedere si espande alla Gematria, alla Torah e alla Astrologia ecct.. e tutto questo poi può essere applicato alla magia pratica e quindi per eseguire un rituale o creare incantesimi, creare talismani, usare anche più tarocchi per avere delle combinazioni.
Nota importante per questo tipo di applicazione tarologiche usare sempre tarocchi classici e non di fantasia o tematiche diverse, non usare il mazzo che usate per la divinazione normale, il mazzo che usate per rituali e incantesimi anche se consiglio sempre di stampare delle copie dall'originale.

Introduzione alla Magia

 Introduzione alla Magia

Ciò che noi definiamo realtà è soltanto la proiezione dei nostri sensi,
ciò che noi definiamo materia è soltanto frutto della nostra caparbietà.

La Magia è l'arte e la scienza di alterare la realtà intorno a noi, di manipolare la natura dell'universo e non solo.
Ma per fare questo un Mago deve conoscere a fondo cosa divide la materia dagli altri piani di esistenza, e non è detto che soltanto questo nostro piano è composto di materia, anzi la stessa materia in realtà  è una mera illusione che purtroppo è ramificata nella nostra mente primitiva, ma questo non ci impedisce di evolvere la nostra concezione di ciò che esiste, le capacità e la potenza del Mago è pari alla sua immaginazione e alla sua consapevolezza di sé stesso e di dove si trova, e qui imparerete come sfruttare le vostre capacità dormienti.

I quattro emisferi della Magia

La magia si divide in quattro emisferi, ossia due scuole di pensiero  differenti e due gradi di complessità, ogni via (scuola di pensiero) ha due gradi di complessità e i due gradi di complessità esistono in entrambe le vie.

Le due vie iniziatiche, la mano destra e la mano sinistra, nei secoli queste due filosofie hanno diviso molte congreghe e scuole iniziatiche di magia perché esse sono parallelamente opposte, iniziamo con la via della mano destra, si basa su un percorso ascetico fatto di preghiera, meditazione e ricerca della luce e soprattutto usare la magia in maniera eticamente giusta e per nobili fini, spesso la via della mano destra richiede piccoli e grandi sacrifici come ad esempio il digiuno, la castità e altre forme di privazioni materiali per purificare lo spirito, ciò non costringe a seguire questo regime a tempo indeterminato, sta al mago o al suo maestro decidere le tempistiche e le privazioni in base alle debolezze materiali personali, il mago che segue la mano destra è alla ricerca del suo stato divino, del suo Dio interiore e quindi fare esperienze terrene senza cadere nell'abuso e nella perdizione gli permette di ascoltare il proprio Daimon che lo condurrà verso la luce divina.

Per quanto riguarda la via della mano sinistra del mago essa ha lo stesso obbiettivo ma prendendo la strada opposta e usando delle scorciatoie, la mano sinistra invita il mago ad abbandonarsi ai beni terreni e al mondo materico e di usare qualsiasi mezzo come la magia sessuale e tantrica, sostanze psicotrope, sacrifici di sangue  o altre parti organiche animali, questo tipo di esperienza si basa sullo stesso concetto di evoluzione spirituale ma invece di essere ascetica è mondano spingendo il mago a cavarsela da solo trovando il Daimon attraverso queste esperienze demoniche.

Attenzione, la via della mano sinistra non è la via sbaglia, come quella della mano destra non è quella giusta, un mago deve affrontare la luce e l'ombra di sé stesso, la perdizione si cela in entrambe le vie poiché dobbiamo incorporare e assimilare la saggezza divina e l'esperienza terrena, se si è troppo in alto si rischia di perdere la nostra umanità, se invece cadiamo in basso saremo dei gusci vuoti, dei fantocci senza anima.

Link per approfondire l'argomento:

Lezioni di Magia

Corpo Ermetico

Kybalion


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