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domenica 27 aprile 2025

Lezioni basilari di Magia e Stregoneria -Arcanium Academia-

Lezioni basilari di Magia e Stregoneria

-Arcanium Academia-

Ciò che noi definiamo con empirica certezza realtà non è altro che un interpretazione del nostro cervello attraverso i cinque sensi, il tatto, la vista, il gusto, l'udito e infine l'olfatto, essi però ci danno soltanto prova del mondo materico, ossia ciò che noi con assoluta certezza sappiamo esistere perché è tangibile.
Ma sappiamo che esistono cose che non sono tangibili con i cinque sensi o che addirittura ci illudono attraverso essi come ad esempio i sogni, i forti ricordi, esperienze passate così intense da rivivere quei momenti in maniera vivida, il profumo e il sapore della persona amata, del pasto mangiato quel giorno in quel posto, questo ci dimostra che la nostra mente può creare delle illusioni, ma se prendiamo controllo della mente possiamo creare noi stessi queste illusioni, e se ciò che definiamo realtà è figlia delle illusioni della nostra mente, questo ci dà il potere di manifestare la nostra realtà attraverso la nostra immaginazione, perché una volta varcata la soglia tra illusione e realtà nulla è impossibile.
Ma per imparare ad usare la Magia non basta semplicemente avere una fervida immaginazione, dobbiamo imparare a comprendere pienamente la natura e i mondi, sia il nostro che altri non percepibili da nessuna sonda spaziale, perché essi dimorano in altre dimensioni, io personalmente le chiamo "piani esistenziali" perché sono realtà parallele alla nostra.
L'uomo col passare dei millenni ha abbandonato l'uso delle sue capacità dormienti e del rapporto mistico con le divinità e gli spiriti e si è legato sempre di più al raziocinio e ai metodi empirici, avendo così una visione sterile della natura al contrario di quello empatico che insegna la Magia, per imparare il rapporto tra Uomo e Dio ( inteso come universo) consiglio di studiare questo antico trattato di filosofia:http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/filosofiaantica/portogalli.pdf

Lezione seconda:

Ogni atto magico è considerato rituale in Magia nella sua sacralità, però un rituale anche semplice ed elementare richiede una cura e una preparazione preliminare a seconda dell'operazione magica che andiamo ad eseguire.
Per prima cosa dobbiamo aver consumato o consumare un pasto sia liquido che solido ad un ora e mezza circa dalla preparazione, questo perché durante la meditazione preliminare il corpo dev'essere pulito e quindi è consigliabile consumare dopo o espellere i propri bisogni prima di iniziare.
Troviamo un luogo tranquillo, esente da occasionali disturbatori esterni, portiamo con noi la nostra bacchetta che consiglio non dimenticare mai, specie per i neofiti per canalizzare meglio le energie.
A seconda della superficie dove ci troviamo tracciamo o formiamo con del materiale (Sale grosso, sassi, candele, cenere o altro) o se possibile incidere su di esso un cerchio largo abbastanza da contenerci in abbondanza al suo interno, un cerchio troppo stretto potrebbe darci difficoltà nel toccare il bordo e quindi rendere inutile tutta l'operazione in corso.
Una volta formato il cerchio materico andiamo a disporre i quattro elementi, la disposizione di essi è totalmente soggettiva a seconda della tradizione magica che seguite o che appartiene al rito che state eseguendo, in alcune tradizioni viene aggiunto anche il quinto elemento e altri simboli.
A questo punto se il rituale richiesto necessita di altro materiale come erbe, candele e incensi vari ecct... poniamo tutto all'interno del cerchio e iniziamo a fare una lunga meditazione di circa un ora, facciamo sempre la respirazione diaframmatica allungando ad ogni respiro la sua durata se possibile.
Quando sarete soddisfatti della meditazione brandite la bacchetta e  tendete il braccio verso il basso putando il nord del cerchio, in senso orario visualizzate una luce che percorre il contorno di esso ed eseguite il giro per tre volte di seguito, dopodiché alzate il braccio teso verso il nord dritto e tracciate un pentacolo per tre volte.
Nota: In alcune tradizioni si enunciano delle parole di potere durante la gestualità del pentacolo come "Tetra-Gamma-Ton", oppure "Abra-Ax-As"(la lettera B si pronuncia V) e così via.
Queste sono le nozioni base per un rituale di Bassa Magia, alcune procedure appartengono anche all'Alta Magia, al fine del rituale dovete semplicemente ripetere gli stesso passaggi a partire dal cerchio in senso ANTIORARIO e fare lo stesso con il pentacolo, ricordate di congedare qualsiasi Entità da voi chiamata in aiuto.

Lezione quarta- Strumentazione rituale base.
Dopo aver appreso le basi di un rituale e degli incantesimi, passiamo alla strumentazione magica di mago(o strega che dir si voglia), ogni singolo strumento dev'essere consacrato e per farlo ci sono vari metodi a seconda della tradizione magica o semplicemente dalla metodologia che preferite applicare, stessa cosa per la purificazione preliminare, il più delle volte è consigliato mettere l'oggetto in questione sotto la luce lunare per una notte intera o farla riposare su un letto di sale grosso, se avete altri metodi che conoscete potete condividerli nei commenti.
Una volta consacrato quell'oggetto al vostro equipaggiamento ritualistico non potrà in nessun modo essere usato al di fuori di quella funzione e sarà parte integrante di voi stessi e del vostro altare.
Gli strumenti principali nella ritualistica sono due, la Bacchetta e la Coppa, essi rappresentano le due forze opposite della creazione, la Bacchetta di forma fallica incarna il positivo, la forza mascolina, mentre la Coppa di forma vulva incarna il negativo, la forza passiva rappresenta il femminino, queste due forze nella loro unione danno vita all'atto della creazione che è l'atto magico vero e proprio.
Altri strumenti altrettanto importanti sono il grimorio, ossia un diario dove annotare formule, riti e tutto quello che ritenete necessario tenere nota, le candele, i sali da quello bianco classico al rosa e nero, rune, tarocchi e tutto quello che appartiene alla vostra tradizione e religione.


1 commento:

  1. Letto con occhi razionali, questo ciclo di lezioni mostra parecchie fragilità di fondo. Già dall’introduzione alla magia ci si imbatte in affermazioni di carattere filosofico presentate come se fossero verità dimostrate. Dire che la realtà sia solo un’illusione della mente non è un fatto provato, ma un’idea che appartiene a certe correnti di pensiero. I sogni e i ricordi intensi non dimostrano che il mondo esterno non esista: dicono semplicemente che la nostra mente è capace di ricreare immagini e sensazioni, senza che questo metta in dubbio la consistenza della realtà materiale. Lo stesso vale per i cosiddetti “piani esistenziali” o dimensioni parallele: senza alcuna prova verificabile restano ipotesi immaginarie.

    Con la terza lezione si entra nella ritualistica, ma anche qui il problema rimane lo stesso: si spiegano pratiche e regole, senza mai dare un fondamento razionale. Digiunare o mangiare in un certo modo, usare la bacchetta per “canalizzare energie”, disegnare cerchi e visualizzare luci sono azioni che hanno senso come simboli o esercizi di concentrazione, ma non hanno alcun effetto oggettivo dimostrabile. Le parole di potere, allo stesso modo, hanno un valore culturale o suggestivo, non reale.

    La quarta lezione, sugli strumenti, riprende schemi simbolici antichi ma li presenta come se fossero fatti. Mettere un oggetto sotto la luna o nel sale non cambia la sua natura fisica, è un gesto rituale e niente di più. L’associazione bacchetta-maschile e coppa-femminile appartiene a un immaginario tradizionale, ma non ha alcuna validità universale, e oggi rischia di suonare piuttosto datata. Anche il divieto di usare gli strumenti al di fuori del rito non ha basi logiche, ma è un dogma interno a quella visione del mondo.

    Nel complesso, queste lezioni funzionano come un insieme di simboli e di pratiche che hanno valore se accolte come parte di un percorso spirituale personale. Ma se si cerca un fondamento logico o empirico, qui non lo si trova. Il discorso resta interamente confinato nel campo della fede, dell’immaginario e della suggestione individuale.

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