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mercoledì 13 novembre 2024

Il Necronomicon-Tra leggenda e storia vera

 Il Necronomicon-Tra leggenda e storia vera
“Quelli che hanno osato provare a vedere oltre il Velo, e ad accettare lui come guida, sarebbero stati più prudenti se avessero evitato di trattare con lui; perché è scritto nel Libro di Thoth quanto sia orribile il prezzo da pagare per un solo sguardo. Né coloro che sono passati possono più tornare indietro, perché nell’immensità che trascende il nostro mondo ci sono ombre del buio che ti afferrano e ti incatenano. La Cosa che si trascina nella notte, il male che sconfigge il Segno degli Antichi, la mandria che rimane a guardare il portale segreto che ogni tomba deve avere e che nutre quel che cresce con chi si trova là sotto: tutte queste tenebre sono nulla al confronto di colui che sorveglia il passaggio: colui che guiderà il temerario al di là dei pianeti dentro l’abisso abitato da indescrivibili divoratori. Perché lui è umr at-tawil, il Grande Antico, che lo scriba traduce come il prolungamento della vita.”
Howard Phillips Lovecraft
Il Necronomicon o Al-Azif che significa "La legge dei Morti" è lo pseudoboblium più famoso del mondo, ossia un libro esistente soltanto all'interno di un opera di fantasia, come "L'almanacco sportivo" de "Ritorno al Futuro" o i testi della religione Jedi nella terza trilogia di Guerre Stellari.
Questi libri vengono inventati per dare corposità e una sensazione di realismo alla storia raccontata, e Lovecraft amava moltissimo inserire dettagli del mondo reale all'interno delle sue opere di fantasia, anche troppo a volte, e spesso si spingeva in realtà così remote che nessun uomo in quel periodo avrebbe potuto conoscere.
Nel 1920 H.P. Lovecraft pubblica "Nyarlathotep", un mini racconto di un Alieno e profeta che scende sulla terra sotto mentite spoglie come faraone divulgando un oscuro culto durante il suo regime con lo pseudonimo di Nephren -Ka-
Tra il 1999 e il 2000  durante degli scavi in Egitto nel tempio funerario della Regina Akensepepi trovaronoil cartiglio di battesimo del Faraone Pepi II con la scritta " Nefekara, Phiopis, Piopi, Horo Nejerkhau", inoltre il Faraone Pepi II era conosciuto per essere stato il primo e ultimo Re d'Egitto a legalizzare il culto del Dio Aphopis, il Dio serpente, proprio come Nyarlathotep, 1920-1999, una strana coincidenza, davvero particolare e unica.
Non è l'unica coincidenza che troviamo tra le Divinità aliene di Lovecraft e quelle realmente esistenti che non avrebbe potuto venire a conoscenza perché molte scoperte si faranno dopo la sua morte.
Ma non c'è solo questo aspetto "profetico" di Lovecraft all'interno delle sue opere, ma uno degli aspetti che ha reso Lovecraft una sorta di medium e di mago involontario, il lato esoterico e magico delle sue opere non sono come altre che si limitano a scimmiottare le procedure rituali magico religiose e sono fini a sé stessi, al contrario le cerimonie dei antichi Dèi con formule totalmente aliene che molti associano al linguaggio Enochiano, che tra l'altro anch'esso è alieno.
I rituali e gli incantesimi descritti nelle opere di fantasia di H.P. Lovecraft hanno una valenza magica operativa vera e propria, ossia i maghi che per mera curiosità hanno eseguito i rituali che ripeto sono frutto di fantasia, eppure secondo le loro testimonianze tra cui lo stregone Anton Lavey e il mago Aleister Crowley hanno confermato la funzionalità e l'esistenza degli antichi Dèi alieni.
Un altra curiosità riguardo il Necronomicon è che un grimorio arabesco proibito e antico è realmente esistito.
Shams al Ma'arif, coposto nel 1200 da Ahmad al Buni, mago, matematico.
Ahmad al Buni era un Sufi, i Sufi sono i mistici dell'islam al pari dei rabbini ebrei.
Nella cultura e nella civiltà islamica è considerato un testo eretico e proibito, addirittura scritto dal Diavolo perché è un grimorio, ossia un libro di magia evocatoria, nello specifico il Shama al Marif contiene dei quadrati magici per evocare angeli, demoni, spiriti e Djinn, una sorta di Lemegeton islamico (Il Lemegeton è un grimorio di evocazione ebraica).
Per altro se andiamo a tradurre letteralmente questi scritti Allah viene chiamato anche come "il Dio del Chaos", essendo la religione Islamica figlia del Zoroastrismo e Persiana dove in entrambe le culture troviamo il concetto di luce e chaos come due forze opposte tra di loro, se poi andiamo indietro col tempo troviamo la civiltà Babilonese che venerava Absu (L'Abisso) che nel Panteon Sumero era la fonte e sulle antiche tavolette viene chiamato appunto"il Chaos Primordiale", questa entità suprema si ritrova in una chiave di lettura diversa nel Necronomicon di Lovecraft come Azatoth, e troviamo anche la figlia di Absu ossia Tiamat, il drago a sette teste che non è altro che il famosissimo Cthulu, un altro collegamento tra i figli di Absu è il pianeta venere collegata a Inanna che in chiave lovecraftiana sarà Cthuga, poi c'è la sorella Nissurag Dea della fertilità collegata a Nib-Shiggurat.
Insomma queste entità sono sempre esistite e saranno immortali, cambieranno soltanto la prospettiva di come noi le interpretiamo e Howard Philips Lovecraft sembra essere un canale diretto con queste entità, forse i nomi che lui trascrive sono effettivamente quelli originali, la Magia Enochiana è un palese esempio che esistono entità aliene divine che hanno nomi e lingue incomprensibili all'uomo, nel grimorio di Abramelin troviamo formule magiche molto complesse da recitare, e lui era apprendista di un Rabbino eretico maestro di magia egizia.
E' possibile che libri come la Torah, il libro dei morti egizio, le tavole Sumere, il Corano e via discorrendo sono finestre di un unica, vastissima e antichissima religione pre-umana o addirittura pre- terrestre arrivata a noi attraverso tutte le religioni e maestri spirituali e mistici vari, ed è probabile che testi sacri come le varie Bibbie sparse nel mondo non siano briciole di un qualcosa che definire antico è un mero e scarso eufenismo.
 
 ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn


giovedì 7 novembre 2024

Preghiera e Incantesimo

 Preghiera e Incantesimo

Forse molti non lo sanno che le odierne preghiere recitate dai preti, rabbini e sacerdoti vari di tutte le religioni professate nella nostra società moderna, hanno radici molto antiche e le formule usate in esse provengono da antichi inni e poemi pagani, e non è soltanto un riadattamento letterale e linguistico ma cambia la metodologia d'uso di quelle formule sacre.
Prendiamo ad esempio una preghiera cattolica molto conosciuta ossia il Padre Nostro e leggiamo come recita:

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

Amen.

Adesso invece vediamo il testo egizio:

Oh Amon, Amon, che sei nei Cieli
 
Padre di Chi non ha Madre.

Quanto e' dolce pronunciare il tuo nome.

Dacci come la gioia di vivere, il sapore del pane per il bimbo,

sia fatta la tua volonta' come in Cielo cosi in Terra.

Tu che mi hai fatto vedere le tenebre, crea la luce per me.

Fammi dono della tua grazia, fa che io veda te ininterrottamente!



Amon.

(Le preghiere sono tratte dal libro: A. Barucq – F. Daumas, Hymnes et prières de l’Egiypte ancienne, Le Cerf, Paris 1980)

Se volete approfondire questo argomento sulle preghiere Egizie vi lascio il link da qui ho preso questo testo sacro:http://anticamadre.net/Testi/Amon.html
Adesso analizziamo però la metodologia di come vengono usate in maniera differente la preghiera del perché sono degli incantesimi.
Partiamo da spiegare cos'è un Incantesimo, "In principio c'era il verbo o Logos", ossia la parola di Dio attraverso l'uomo, ricordiamo sempre che Deum est Homo (Dio è Uomo) e l'uomo è Dio e quindi la nostra volontà espressa attraverso la parola è un comando divino, quando si dice "Questa è la parola di Dio" non dobbiamo interpretarla come un qualcosa di esterno o addirittura astratto ma è un atto che partorisce da chi in quel momento recita quel comando, quella preghiera, quell'incantesimo e chi studia Magia  e pratica incantesimi sa di cosa significa. 
La differenza tra il pregare e recitare un incantesimo è prprio in questa concezione tra Dio estereriore e Dio interiore, un parroco o un rabbino moderno si rivolge ad un entità esterna e lontana da lui sia fisicamente che astralmente, invece un antico sacerdote pagano, uno Ierofante o un mago si rivolge al proprio Dio interiore, al suo Daimon.

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