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giovedì 7 novembre 2024

Preghiera e Incantesimo

 Preghiera e Incantesimo

Forse molti non lo sanno che le odierne preghiere recitate dai preti, rabbini e sacerdoti vari di tutte le religioni professate nella nostra società moderna, hanno radici molto antiche e le formule usate in esse provengono da antichi inni e poemi pagani, e non è soltanto un riadattamento letterale e linguistico ma cambia la metodologia d'uso di quelle formule sacre.
Prendiamo ad esempio una preghiera cattolica molto conosciuta ossia il Padre Nostro e leggiamo come recita:

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

Amen.

Adesso invece vediamo il testo egizio:

Oh Amon, Amon, che sei nei Cieli
 
Padre di Chi non ha Madre.

Quanto e' dolce pronunciare il tuo nome.

Dacci come la gioia di vivere, il sapore del pane per il bimbo,

sia fatta la tua volonta' come in Cielo cosi in Terra.

Tu che mi hai fatto vedere le tenebre, crea la luce per me.

Fammi dono della tua grazia, fa che io veda te ininterrottamente!



Amon.

(Le preghiere sono tratte dal libro: A. Barucq – F. Daumas, Hymnes et prières de l’Egiypte ancienne, Le Cerf, Paris 1980)

Se volete approfondire questo argomento sulle preghiere Egizie vi lascio il link da qui ho preso questo testo sacro:http://anticamadre.net/Testi/Amon.html
Adesso analizziamo però la metodologia di come vengono usate in maniera differente la preghiera del perché sono degli incantesimi.
Partiamo da spiegare cos'è un Incantesimo, "In principio c'era il verbo o Logos", ossia la parola di Dio attraverso l'uomo, ricordiamo sempre che Deum est Homo (Dio è Uomo) e l'uomo è Dio e quindi la nostra volontà espressa attraverso la parola è un comando divino, quando si dice "Questa è la parola di Dio" non dobbiamo interpretarla come un qualcosa di esterno o addirittura astratto ma è un atto che partorisce da chi in quel momento recita quel comando, quella preghiera, quell'incantesimo e chi studia Magia  e pratica incantesimi sa di cosa significa. 
La differenza tra il pregare e recitare un incantesimo è prprio in questa concezione tra Dio estereriore e Dio interiore, un parroco o un rabbino moderno si rivolge ad un entità esterna e lontana da lui sia fisicamente che astralmente, invece un antico sacerdote pagano, uno Ierofante o un mago si rivolge al proprio Dio interiore, al suo Daimon.

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